Storia e Habitat della Taccola
La Soria e l'Habitat della Taccola
Diffusissima e molto conosciuta già ai tempi degli antichi romani, la Taccola era famosa con il nome di 'Moneta' che le venne attribuito per la sua propensione a rubare oggetti luccicanti e piccole monete molto lucide.
Persino Ovidio, in uno dei sui scritti, cita questo animale raccontando di una principessa che, avida di denaro, venne tramutata in taccola, ma mantenne comunque la sua avidità d'oro e di gioielli.
I romani, tuttavia, non erano gli unici a conoscere e a convivere con questi animali: la Taccola era infatti conosciuta anche presso i greci ed, in generale, presso tutte le popolazioni del sud Europa, dell'Africa e dell'Asia Minore. Anche se i documenti riguardo le leggende e le credenze legate a questo animale non sono molto numerose, sappiamo però per certo che, da sempre, la Taccola è simbolo di buoni accadimenti futuri, così come anche la sua vicinissima parente cornacchia.
La sua fama è andata peggiorando solo in tempi recentissimi, cioè da quando l'uomo moderno ha iniziato a giudicare questi animali per la loro predilezione nel cibarsi di carogne di altri animali. Oggi infatti, spesso e volentieri la Taccola, assieme al corvo ed alla cornacchia, viene vista come un animale presagio di sventura e portatore di enorme sfortuna.
La sua grande fama, che anche in tempi antichissimi, ha portato la Taccola a farsi conoscere da tutte le popolazioni europee, dai romani, ai greci fino ai celti, deve tutto alla grande capacità di questo animali di adattarsi. La taccola, infatti, popola un'area geografica di notevoli dimensioni: dall'Africa nord- occidentale, all'Iran, l'India e la parte nord-occidentale della Siberia, fino a coprire praticamente tutta l'Europa.
Questa enorme diffusione, a sua volta, è resa possibile dall'estrema adattabilità della Taccola agli ambienti più diversi. Che si tratti di steppe, di boschi, di pascoli o terre coltivate, città, paesini o di grandi scogli sul mare, non fa differenza per la Taccola che è in grado di vivere perfettamente in ognuno di questi diversissimi ambienti. Forse perché ognuno fornisce, in modo ed in quantità diverse, le condizioni di vita ideali per questi uccelli ai quali basta avere un piccolo posticino in cui nidificare e del cibo a disposizione. Tra i luoghi in cui costruire un nido, poi, i preferiti dalla taccola sono certamente delle fenditure nei muri, vecchie abitazioni o stalle diroccate, ma anche alberi cavi e buchi nelle rocce e negli scogli scoscesi delle coste sono posti perfetti per ospitare il suo modesto nido